SEMPRE IN FORMA

A cura di Guido Bartoli
Fate esercizio mi raccomando!
No, non mi riferisco alla ginnastica al mattino, ma agli esercizi andando in giro a fotografare con il banco ottico.
In questo quarto articolo vediamo come la macchina fotografica a visione diretta può controllare la forma. Intesa quella del soggetto della foto, non la vostra! Beh… se non avete un mulo e vi portate dietro il Banco, gli obiettivi, gli chassis, il robusto cavalletto… comunque in forma fisica sarete sicuramente!
Posto che l’obiettivo è il centro del mondo (vedi experience: "Il centro del mondo" e "A fuoco, a fuoco!") e che basculare l’ottica modifica il piano di messa a fuoco (vedi experience: "La rivoluzione del Capitano"), cosa succede se basculiamo il dorso?
Un sacco di cose accadono: il soggetto si deforma e si cambia la posizione del piano di messa a fuoco.
Però, lasciando al basculaggio dell’ottica il compito di gestire il fuoco, se agiamo sul basculaggio della standarta posteriore deformiamo il soggetto.
Quindi possiamo utilizzare questo movimento per trasformare, ad esempio, un quadrato in un trapezio.
Ma allora… possiamo anche trasformare un trapezio in un quadrato?
Esattamente, ed è qui che il Banco da’ il meglio di se.
Ma andiamo per gradi.
Basculiamo il dorso
Iniziamo con questo esercizio:
Banco azzerato (standarte parallele, parallelo al terreno)
Inquadriamo un quadro stando paralleli alla parete
Agiamo un basculaggio orizzontale (attorno all’asse verticale)
Cosa accade? Come si vede nella grafica in di apertura dell’articolo, il quadro (quadrato o rettangolare) diventa un trapezio con il lato più grande dove la standarta è più lontana dal piano dell’obiettivo.
Poiché l’immagine è rovesciata, se basculate verso destra sarà più grande l’immagine che sta a destra del vetro smerigliato e viceversa.
Ricordate che nel vetro smerigliato l’immagine del soggetto è capovolta e con i lati invertiti.
Se usate un quadro o uno specchio rotondi o, peggio, ellittici vi complicate molto la vita. In questa fase evitatelo.
Se scattate la foto, la sviluppate e la guardate diritta, come nella grafica qui di seguito vedrete che: il basculaggio verso destra produce un’immagine con il lato sinistro del soggetto più grande. Esattamente come se guardaste il soggetto da sinistra.
Viceversa il basculaggio verso sinistra produce un’immagine con il lato destro del soggetto più grande. Esattamente come se guardaste il soggetto da destra.
Fate esercizio mi raccomando!
No, non mi riferisco alla ginnastica al mattino, ma agli esercizi andando in giro a fotografare con il banco ottico.
In questo quarto articolo vediamo come la macchina fotografica a visione diretta può controllare la forma. Intesa quella del soggetto della foto, non la vostra! Beh… se non avete un mulo e vi portate dietro il Banco, gli obiettivi, gli chassis, il robusto cavalletto… comunque in forma fisica sarete sicuramente!
Posto che l’obiettivo è il centro del mondo (vedi experience: "Il centro del mondo" e "A fuoco, a fuoco!") e che basculare l’ottica modifica il piano di messa a fuoco (vedi experience: "La rivoluzione del Capitano"), cosa succede se basculiamo il dorso?
Un sacco di cose accadono: il soggetto si deforma e si cambia la posizione del piano di messa a fuoco.
Però, lasciando al basculaggio dell’ottica il compito di gestire il fuoco, se agiamo sul basculaggio della standarta posteriore deformiamo il soggetto.
Quindi possiamo utilizzare questo movimento per trasformare, ad esempio, un quadrato in un trapezio.
Ma allora… possiamo anche trasformare un trapezio in un quadrato?
Esattamente, ed è qui che il Banco da’ il meglio di se.
Ma andiamo per gradi.
Basculiamo il dorso
Iniziamo con questo esercizio:
Banco azzerato (standarte parallele, parallelo al terreno)
Inquadriamo un quadro stando paralleli alla parete
Agiamo un basculaggio orizzontale (attorno all’asse verticale)
Cosa accade? Come si vede nella grafica in di apertura dell’articolo, il quadro (quadrato o rettangolare) diventa un trapezio con il lato più grande dove la standarta è più lontana dal piano dell’obiettivo.
Poiché l’immagine è rovesciata, se basculate verso destra sarà più grande l’immagine che sta a destra del vetro smerigliato e viceversa.
Ricordate che nel vetro smerigliato l’immagine del soggetto è capovolta e con i lati invertiti.
Se usate un quadro o uno specchio rotondi o, peggio, ellittici vi complicate molto la vita. In questa fase evitatelo.
Se scattate la foto, la sviluppate e la guardate diritta, come nella grafica qui di seguito vedrete che: il basculaggio verso destra produce un’immagine con il lato sinistro del soggetto più grande. Esattamente come se guardaste il soggetto da sinistra.
Viceversa il basculaggio verso sinistra produce un’immagine con il lato destro del soggetto più grande. Esattamente come se guardaste il soggetto da destra.

Controlliamo la prospettiva
L’effetto di deformazione dell’immagine appena visto si può anche utilizzare per controllare la forma del soggetto nelle normali riprese. In genere questa tecnica viene molto utile nelle foto di architettura e still-life, dove molti soggetti sono caratterizzati da forme geometriche come cubi, parallelepipedi, eccetera.
In realtà molti fotografi usano il basculaggio del dorso anche in fotografia di ritratto, paesaggio, oppure per produrre opere artistiche.
Di fatto sempre dove serva intervenire sulla forma del soggetto senza spostare la fotocamera, quindi potendo controllare come appare il soggetto senza modificare il punto di ripresa. Ricordiamo che spostando la fotocamera o decentrando l’obiettivo si modifica il punto di ripresa.
Ecco quindi un esercizio che va fatto per iniziare a capire come funziona questa tecnica.
Posizionate questa volta il banco azzerato in posizione laterale al soggetto, il quadro di prima, senza agire sui comandi movimenti.
Quindi: Banco azzerato e inquadratura laterale da destra o da sinistra.
Sul vetro smerigliato vedremo il soggetto in prospettiva, come è normale e come lo si vede con i propri occhi e lo si fotografa con una fotocamera di piccolo e medio formato.
Ora provate a basculare il dorso portandolo parallelo al piano del quadro. Vedrete che la forma del quadro ritorna quadrata (o rettangolare).
L’effetto di deformazione dell’immagine appena visto si può anche utilizzare per controllare la forma del soggetto nelle normali riprese. In genere questa tecnica viene molto utile nelle foto di architettura e still-life, dove molti soggetti sono caratterizzati da forme geometriche come cubi, parallelepipedi, eccetera.
In realtà molti fotografi usano il basculaggio del dorso anche in fotografia di ritratto, paesaggio, oppure per produrre opere artistiche.
Di fatto sempre dove serva intervenire sulla forma del soggetto senza spostare la fotocamera, quindi potendo controllare come appare il soggetto senza modificare il punto di ripresa. Ricordiamo che spostando la fotocamera o decentrando l’obiettivo si modifica il punto di ripresa.
Ecco quindi un esercizio che va fatto per iniziare a capire come funziona questa tecnica.
Posizionate questa volta il banco azzerato in posizione laterale al soggetto, il quadro di prima, senza agire sui comandi movimenti.
Quindi: Banco azzerato e inquadratura laterale da destra o da sinistra.
Sul vetro smerigliato vedremo il soggetto in prospettiva, come è normale e come lo si vede con i propri occhi e lo si fotografa con una fotocamera di piccolo e medio formato.
Ora provate a basculare il dorso portandolo parallelo al piano del quadro. Vedrete che la forma del quadro ritorna quadrata (o rettangolare).

E se basculiamo dall’altra parte?
Deformiamo il soggetto esattamente come nel primo esercizio, solo che partiamo da una situazione in cui il profilo quadrato (o rettangolare) del quadro è già reso come un trapezio dalla prospettiva. Quindi esalteremo questo effetto.
Deformiamo il soggetto esattamente come nel primo esercizio, solo che partiamo da una situazione in cui il profilo quadrato (o rettangolare) del quadro è già reso come un trapezio dalla prospettiva. Quindi esalteremo questo effetto.

E il fuoco?
Ovviamente muovendo il dorso si altera anche la messa a fuoco, sempre secondo la Legge del Capitano Scheimpflug.
Quindi DOPO aver basculato il dorso dovrete decidere COME volete il fuoco sul soggetto:
A) vi va bene la sfocatura indotta —> lasciate tutto come è e scattate
B) volete tutto a fuoco —> applicate la legge di Scheimpflug secondo il caso portando la standarta ANTERIORE:
1) parallela a quella posteriore e al soggetto nel caso del primo esercizio in cui annulliamo la prospettiva
2) a coincidere sulla retta in cui si incontrano il piano del soggetto e quello del vetro smerigliato nel caso dell’esercizio due in cui accentuiamo la prospettiva (i tre piani coincidono su una retta)
C) volete accentuare in entrambi i casi lo sfocato —> basculate la standarta ANTERIORE in senso contrario al caso precedente B
Tutto questo va fatto vedendo il mondo alla rovescia sul vetro smerigliato. E’ complicato, lo so. Ma vi esorto a farlo e rifarlo fino a quando non vi sarà familiare. In questo modo entrerete sempre più nella logica del Banco, che è complessa ma offre incredibili possibilità creative e di controllo dell’immagine.
Magari ci ritorniamo più avanti, con qualche esempio pratico.
Quando avrete dimestichezza piena con questo modo di agire potrete pensare in caso ad usare un visore a specchio. Tuttavia questo accessorio raddrizza l’immagine in senso alto-basso ma lascia i lati destro-sinistro invertiti (come nella reflex biottica o nell’Hasselblad). Ve lo sconsiglio all’inizio perchè è bene imparare a usare il Banco come fecero i primi fotografi, magari scoprirete che in realtà il visore non serve poi a molto. Quindi, anche se l’avete, lasciatelo da parte per il momento.
Per ora vi auguro come sempre buona luce e… una forma perfetta!
Ovviamente muovendo il dorso si altera anche la messa a fuoco, sempre secondo la Legge del Capitano Scheimpflug.
Quindi DOPO aver basculato il dorso dovrete decidere COME volete il fuoco sul soggetto:
A) vi va bene la sfocatura indotta —> lasciate tutto come è e scattate
B) volete tutto a fuoco —> applicate la legge di Scheimpflug secondo il caso portando la standarta ANTERIORE:
1) parallela a quella posteriore e al soggetto nel caso del primo esercizio in cui annulliamo la prospettiva
2) a coincidere sulla retta in cui si incontrano il piano del soggetto e quello del vetro smerigliato nel caso dell’esercizio due in cui accentuiamo la prospettiva (i tre piani coincidono su una retta)
C) volete accentuare in entrambi i casi lo sfocato —> basculate la standarta ANTERIORE in senso contrario al caso precedente B
Tutto questo va fatto vedendo il mondo alla rovescia sul vetro smerigliato. E’ complicato, lo so. Ma vi esorto a farlo e rifarlo fino a quando non vi sarà familiare. In questo modo entrerete sempre più nella logica del Banco, che è complessa ma offre incredibili possibilità creative e di controllo dell’immagine.
Magari ci ritorniamo più avanti, con qualche esempio pratico.
Quando avrete dimestichezza piena con questo modo di agire potrete pensare in caso ad usare un visore a specchio. Tuttavia questo accessorio raddrizza l’immagine in senso alto-basso ma lascia i lati destro-sinistro invertiti (come nella reflex biottica o nell’Hasselblad). Ve lo sconsiglio all’inizio perchè è bene imparare a usare il Banco come fecero i primi fotografi, magari scoprirete che in realtà il visore non serve poi a molto. Quindi, anche se l’avete, lasciatelo da parte per il momento.
Per ora vi auguro come sempre buona luce e… una forma perfetta!